martedì 14 febbraio 2012

Wing Chun


Il Wing Chun è uno stile di kung-fu derivato dal sistema di Shaolinquan del sud della Cina e presenta alcuni tratti tipici degli stili di quest'area geografica . Il nome è l'abbreviazione di Wing Chun Kuen  e viene traslitterato in vari modi dalle diverse federazioni, ma nonostante il nome uguale o simile spesso vi sono sensibili differenze nell'interpretazione di alcuni princìpi.
Storia
 Nella seconda metà del XVII secolo, durante la dinastia Ching, i seguaci dello Shaolin Kung Fu erano talmente abili nella loro arte del combattimento, che il governo, per timore, ordinò lo sterminio dei monaci Shaolin e la distruzione del loro monastero. Durante l’incendio morirono la maggior parte degli esperti di arti marziali. Solo pochi combattenti riuscirono a mettersi in salvo, e tra questi i Cinque Anziani, capi dei cinque principali stili Shaolin. I sopravvissuti si divisero per avere maggiori probabilità di salvarsi dalla persecuzione del governo dei Manciu.. Per lungo tempo Ng Mui rifletté su come avrebbe potuto creare un nuovo sistema di combattimento capace di offrire la possibilità, anche a persone fisicamente deboli, di sconfiggere esperti delle arti marziali classiche. La leggenda racconta che Ng Mui ebbe l’ispirazione decisiva osservando una lotta tra una gru e una volpe. Ng Mui sviluppò, grazie all’idea ricavata da quell’osservazione, un nuovo sistema di arti marziali. Le caratteristiche più importanti, rispetto al Kung Fu Shaolin, consistevano nei movimenti più semplici ed adattabili, nell’orientamento all'applicazione pratica e nell’impiego più economo della forza. Il sistema di Ng Mui aveva come scopo la sconfitta del nemico, non con la forza fisica, bensì con il metodo. A quei tempi la monaca viveva nel tempio della Gru Bianca, e più volte al mese era solita frequentare, per acquistare i viveri, il mercato del vicino villaggio dove lavoravano Yim Lee, un commerciante di tofu, e la sua giovane figlia Yim Wing Tsun. Ideogramma Wing Tsun KuenYim Wing Tsun attirò ben presto le attenzioni di un noto attaccabrighe locale di nome Wong, molto temuto dagli abitanti del villaggio in quanto esperto di Kung Fu e appartenente ad una temuta società segreta. Attratto dalla sua bellezza, egli la chiese in sposa, anche se Yim Wing Tsun era già stata promessa sin dall’infanzia ad un giovane di nome Leung Bok Chau, un mercante di Fuchia. Wong le mandò un messaggero, fissandole una scadenza e minacciandola di usarle violenza nel caso in cui ella lo avesse respinto. Padre e figlia vivevano quindi nel timore per il loro futuro. Con l’andare del tempo, Ng Mui era diventata cliente abituale di Yim Lee e spesso si intratteneva con i due. Un giorno, ella si rese conto che erano tormentati da grandi preoccupazioni. Yim Lee le raccontò ogni cosa e Ng Mui, che era dotata di spiccato senso della giustizia, decise di aiutare Yim Wing Tsun. Ella però non desiderava punire personalmente il malfattore, da un lato per non far scoprire la sua vera identità, e dall’altro perché un combattimento tra lei, la famosa maestra del monastero Shaolin, ed uno sconosciuto picchiatore sarebbe stato considerato sleale ed inglorioso. Per questi motivi volle aiutare Yim Wing Tsun trasmettendole l’arte del combattimento. Gran Maestro Yip Man Dopo soli tre anni di lezioni private, la giovane ragazza padroneggiava perfettamente il metodo che le era stato insegnato. Terminato l’addestramento, Yim Wing Tsun fece ritorno da suo padre. Come previsto, appena rientrata al villaggio fu molestata dal picchiatore Wong. Questa volta, però, ella non scappò, ma lo sfidò a duello. Wong era così sicuro della sua vittoria che già si rallegrava di avere conquistato la ragazza. Ma le cose andarono diversamente da come aveva sperato, poiché Wing Tsun lo sconfisse con grande facilità. Dopo questa vittoria, Yim Wing Tsun continuò ad esercitarsi nel combattimento e, allorché Ng Mui decise di proseguire il suo viaggio, fu esortata a trovare un degno successore e a istruire solo gli allievi giusti. Yim Wing Tsun sposò il suo fidanzato Leung Bok Chau che, avendo praticato il kung Fu prima di sposarsi, non ascoltava la moglie quando questa gli parlava della sua arte marziale, ritenendo che una donna fosse troppo debole per poter essere considerata una pericolosa rivale. Una volta, però, Yim Wing Tsun ebbe finalmente l’opportunità di dargli una dimostrazione pratica della sua abilità. Da allora, ogni volta che combatterono insieme, riuscì sempre a sconfiggere il marito. Solo a quel punto egli riconobbe che sua moglie era una grande Maestra di arti marziali, e per renderle omaggio chiamò questo sistema di kung Fu: “Wing Tsun Kuen”. Gran Maestro Yip Man Leung Bok Chau si allenò regolarmente con la moglie fino a diventare egli stesso un Maestro di quest’arte marziale. Dopo la morte di Yim Wing Tsun, egli lo insegnò a Leung Lai Kwai e Wong Wa Po. Entrambi facevano parte di un gruppo operistico ambulante, conosciuto come "Il gruppo della barca del giunco rosso", gruppo che viveva su una barca nel Fat Shan, un quartiere di Canton, nel XIX secolo circa. Le storie narrano che anche Chi Shin, altro monaco scampato all'assalto dei Ching assieme a Ng Mui, entrò a far parte della compagnia e fu proprio lui ad insegnare a Leung Yee Tai, migliore amico di Wong Wa Po e altro membro del Giunco Rosso, le tecniche del bastone Shaolin. Wong e Leung cercarono di adattare queste tecniche al proprio modo di combattere e fu così che vennero introdotte nello stile. Un giorno Leung Yee tai si ammalò e dovette recarsi dal medico Leung Jan, grande esperto di arti marziali, al quale trasmise col tempo le basi del Wing Chun. Leung Jan divenne un eccezionale combattente e sostenne molti incontri, senza mai essere sconfitto, tanto da diventare famoso nel sud della Cina col soprannome di "Re del Wing Chun", divulgando così lo stile.

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