Il Wing Chun è uno stile di kung-fu derivato dal
sistema di Shaolinquan del sud della Cina e presenta
alcuni tratti tipici degli stili di quest'area geografica . Il nome è l'abbreviazione di Wing Chun Kuen  e viene traslitterato in vari modi dalle diverse
federazioni, ma nonostante il nome uguale o simile spesso vi sono sensibili
differenze nell'interpretazione di alcuni princìpi.
Storia
 Nella seconda metà del XVII secolo,
durante la dinastia Ching, i seguaci dello Shaolin Kung Fu erano talmente abili
nella loro arte del combattimento, che il governo, per timore, ordinò lo
sterminio dei monaci Shaolin e la distruzione del loro monastero. Durante l’incendio
morirono la maggior parte degli esperti di arti marziali. Solo pochi
combattenti riuscirono a mettersi in salvo, e tra questi i Cinque Anziani, capi
dei cinque principali stili Shaolin. I sopravvissuti si divisero per avere
maggiori probabilità di salvarsi dalla persecuzione del governo dei Manciu.. Per lungo tempo Ng Mui rifletté su
come avrebbe potuto creare un nuovo sistema di combattimento capace di offrire
la possibilità, anche a persone fisicamente deboli, di sconfiggere esperti delle
arti marziali classiche. La leggenda racconta che Ng Mui ebbe l’ispirazione
decisiva osservando una lotta tra una gru e una volpe. Ng Mui sviluppò, grazie
all’idea ricavata da quell’osservazione, un nuovo sistema di arti marziali. Le
caratteristiche più importanti, rispetto al Kung Fu Shaolin, consistevano nei
movimenti più semplici ed adattabili, nell’orientamento all'applicazione
pratica e nell’impiego più economo della forza. Il sistema di Ng Mui aveva come
scopo la sconfitta del nemico, non con la forza fisica, bensì con il metodo. A quei tempi la monaca viveva nel
tempio della Gru Bianca, e più volte al mese era solita frequentare, per
acquistare i viveri, il mercato del vicino villaggio dove lavoravano Yim Lee,
un commerciante di tofu, e la sua giovane figlia Yim Wing Tsun. Ideogramma Wing
Tsun KuenYim Wing Tsun attirò ben presto le attenzioni di un noto attaccabrighe
locale di nome Wong, molto temuto dagli abitanti del villaggio in quanto
esperto di Kung Fu e appartenente ad una temuta società segreta. Attratto dalla
sua bellezza, egli la chiese in sposa, anche se Yim Wing Tsun era già stata
promessa sin dall’infanzia ad un giovane di nome Leung Bok Chau, un mercante di
Fuchia. Wong le mandò un messaggero, fissandole una scadenza e minacciandola di
usarle violenza nel caso in cui ella lo avesse respinto. Padre e figlia
vivevano quindi nel timore per il loro futuro. Con l’andare del tempo, Ng Mui
era diventata cliente abituale di Yim Lee e spesso si intratteneva con i due.
Un giorno, ella si rese conto che erano tormentati da grandi preoccupazioni.
Yim Lee le raccontò ogni cosa e Ng Mui, che era dotata di spiccato senso della
giustizia, decise di aiutare Yim Wing Tsun. Ella
però non desiderava punire personalmente il malfattore, da un lato per non far
scoprire la sua vera identità, e dall’altro perché un combattimento tra lei, la
famosa maestra del monastero Shaolin, ed uno sconosciuto picchiatore sarebbe
stato considerato sleale ed inglorioso. Per questi motivi volle aiutare Yim
Wing Tsun trasmettendole l’arte del combattimento. Gran Maestro Yip Man Dopo
soli tre anni di lezioni private, la giovane ragazza padroneggiava
perfettamente il metodo che le era stato insegnato. Terminato l’addestramento,
Yim Wing Tsun fece ritorno da suo padre. Come previsto, appena rientrata al
villaggio fu molestata dal picchiatore Wong. Questa volta, però, ella non
scappò, ma lo sfidò a duello. Wong era così sicuro della sua vittoria che già
si rallegrava di avere conquistato la ragazza. Ma le cose andarono diversamente
da come aveva sperato, poiché Wing Tsun lo sconfisse con grande facilità. Dopo questa vittoria, Yim Wing Tsun
continuò ad esercitarsi nel combattimento e, allorché Ng Mui decise di proseguire
il suo viaggio, fu esortata a trovare un degno successore e a istruire solo gli
allievi giusti. Yim Wing Tsun sposò il suo fidanzato Leung Bok Chau che, avendo
praticato il kung Fu prima di sposarsi, non ascoltava la moglie quando questa
gli parlava della sua arte marziale, ritenendo che una donna fosse troppo
debole per poter essere considerata una pericolosa rivale. Una volta, però, Yim
Wing Tsun ebbe finalmente l’opportunità di dargli una dimostrazione pratica
della sua abilità. Da allora, ogni volta che combatterono insieme, riuscì
sempre a sconfiggere il marito. Solo a quel punto egli riconobbe che sua moglie
era una grande Maestra di arti marziali, e per renderle omaggio chiamò questo
sistema di kung Fu: “Wing Tsun Kuen”. Gran Maestro Yip Man Leung Bok Chau si
allenò regolarmente con la moglie fino a diventare egli stesso un Maestro di
quest’arte marziale. Dopo la morte di Yim Wing Tsun, egli lo insegnò a Leung
Lai Kwai e Wong Wa Po. Entrambi facevano parte di un gruppo operistico
ambulante, conosciuto come "Il gruppo della barca del giunco rosso",
gruppo che viveva su una barca nel Fat Shan, un quartiere di Canton, nel XIX
secolo circa. Le storie narrano che anche Chi Shin, altro monaco scampato
all'assalto dei Ching assieme a Ng Mui, entrò a far parte della compagnia e fu
proprio lui ad insegnare a Leung Yee Tai, migliore amico di Wong Wa Po e altro
membro del Giunco Rosso, le tecniche del bastone Shaolin. Wong e Leung cercarono
di adattare queste tecniche al proprio modo di combattere e fu così che vennero
introdotte nello stile. Un giorno Leung Yee tai si ammalò e dovette recarsi dal
medico Leung Jan, grande esperto di arti marziali, al quale trasmise col tempo
le basi del Wing Chun. Leung Jan divenne un eccezionale combattente e sostenne
molti incontri, senza mai essere sconfitto, tanto da diventare famoso nel sud
della Cina col soprannome di "Re del Wing Chun", divulgando così lo
stile.

 
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