mercoledì 4 aprile 2012

Pallapugno


Il pallone elastico, chiamato pallapugno ufficialmente dal 2001 e definito balon in lingua piemontese e lingua ligure, è uno sport di squadra sferistico giocato con una palla su un terreno di gioco privo di rete.
Storia
Il gioco della pallapugno si pratica fasciandosi il pugno con una serie di strisce di stoffa alle quali si sovrappone un pezzo di cuoio opportunamente modellato ed una striscia di gomma che serve per ammortizzare il colpo ed aiutare il giocatore nell'indirizzarlo. Questa specialità è storicamente radicata nel basso Piemonte e nella Liguria di ponente dove è praticata a livello professionistico. Tra Ottocento e Novecento il pallone elastico attraversò una crisi che portò alla sua quasi totale scomparsa, con l'eccezione di alcune province del Piemonte e della Liguria. Il pallone elastico è da sempre un emblema della cultura contadina e del folclore piemontese e ligure: è stato narrato da scrittori come Edmondo de Amicis, Cesare Pavese, Beppe Fenoglio e Giovanni Arpino. Nella seconda metà del secolo scorso in California emigrati italiani organizzarono un campionato di tale gioco che si disputò per un certo periodo di anni.
Come si gioca
Il gioco si svolge tra due squadre di quattro giocatori, chiamate quadrette: un battitore, una spalla, due terzini. Il campo di gioco in terra battuta, detto sferisterio, ha una lunghezza di 90 metri e una larghezza dai 16 ai 18 metri, fiancheggiato, ma non sempre, su uno dei lati lunghi da un muro di appoggio e al di sopra di esso da una rete; la palla è di gomma, del diametro di 10,5 cm e della massa di 190 g. Per gli Juniores e Allievi il "balun" è di 165 g mentre per gli Esordienti è di 140 g. I Pulcini usano la palla leggera di 90 g. I Promozionali impiegano le Play Balls di 50 g. I punti si contano come nel tennis: quindici, trenta, quaranta, gioco. La partita consiste di 11 giochi. Il battitore, che è in genere il giocatore atleticamente più forte, può prendere una rincorsa di circa 12 metri fuori dal campo prima di colpire la palla al volo effettuando la battuta che, per essere considerata valida, deve superare la metà del campo e rimbalzare all'interno delle due linee laterali. La squadra in ricezione può colpire la palla al volo o dopo il primo rimbalzo, con il pugno o, nei colpi ravvicinati, con la mano aperta, talvolta protetta da un guanto. In ogni caso si può usare una sola mano per volta. Tutti i contatti della palla con parti del corpo diverse dall'avambraccio sono considerati falli. Lo scopo è quello di mandare la palla il più possibile vicino alla linea di fondo campo avversario o, ancora meglio, oltre la stessa. In quest'ultimo caso si fa un "fuori campo", il colpo più spettacolare, che frutta direttamente un quindici. Se il giocatore, invece, manda la palla direttamente oltre il muro d'appoggio o al di là della linea laterale, fa un fallo e la squadra avversaria guadagna un quindici.

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