mercoledì 4 aprile 2012

Tennis

Il tennis è uno sport che vede opposti due giocatori o quattro. I giocatori utilizzano una racchetta al fine di colpire una palla. In passato le racchette avevano un telaio in legno, successivamente in leghe leggere, ora in grafite pura o mista a kevlar, fibra di vetro, tungsteno o basalto, con una corda monofilamento o multifilamento congiunta in diversi punti in modo da formare una rete. Scopo del gioco è colpire la palla per far sì che l'avversario, posto nell'altra metà del campo da gioco, non possa ribatterla dopo il primo rimbalzo o battendola finisca con il commettere fallo.
Storia

Origine antica

L'origine del tennis potrebbe derivare da giochi latini, un altro gioco praticato nella corte bizantina e dal gioco francese, che già nel XVI secolo faceva uso della racchetta mentre in precedenza veniva giocato con il palmo della mano coperto da un guanto.

Evoluzione del regolamento

L'inglese Walter Clopton Wingfield stabilì un primo regolamento nel 1875 dando al gioco il nome di sphairistike; l'anno successivo si diffondeva negli Stati Uniti per opera di Mary Outerbridge. La regolamentazione definitiva è del 1888 quando si costituì l'associazione tennistica inglese. In Italia il tennis fu introdotto assieme al football nel 1880 in Liguria. Nel 1894 fu fondata la Federazione italiana, ma rimase sempre uno sport d'élite almeno fino al dopoguerra. Fondamentale per lo sviluppo del gioco fu la decisione del 1883 di dimezzare l'altezza della rete. Nel 1895 si svolse il primo campionato italiano per tennisti. Nel 1896 il tennis fu inserito nel programma dei primi Giochi olimpici moderni e vi restò sino al 1924 quando fu eliminato quindi riammesso nel 1988. Nel 1900 fu contesa la prima Coppa Davis ossia il trofeo che spetta annualmente alla squadra nazionale campione mondiale: la nazionale italiana vinse questo trofeo nel 1976; per le nazionali delle tenniste annualmente si disputa la Fed Cup che è stata vinta dalla nazionale italiana nel 2006, nel 2009 e nel 2010. Nel 1883 iniziarono le prime sfide tra professionisti in esibizioni di singolar tenzone e dopo si organizzarono regolarmente tornei professionistici che poi annualmente culminavano nei campionati professionali di tennis e nel 1968 la federazione internazionale accettò il professionismo per tutti i tornei. Nel 1971 si adottò il gioco decisivo sul punteggio di 8-8 che nel 1979 si ridusse a 6-6. Nel 1973 si ricorse all'uso dell'elaboratore elettronico per aggiornare quotidianamente le classifiche dei tennisti professionisti: sino allora le classifiche erano compilate da esperti per essere pubblicate su giornali e riviste specializzate.Nel 1986 iniziarono periodici controlli antidoping di giocatori professionisti e arbitri. Il materiale dei telai delle racchette è passato dal legno al metallo per arrivare all'attuale materiale sintetico e le corde intrecciate che un tempo erano in budello animale sono poi state sostituite dal nylon o da altri materiali sintetici. Da considerare che le professioniste di quest'attività atletica grazie alla loro enorme popolarità sono diventate, negli ultimi decenni del secolo scorso, le prime atlete ad accumulare introiti paragonabili a quelli dei colleghi e attualmente alcune giovani campionesse avvenenti sono ritratte su copertine di riviste come le loro coetanee modelle famose. In base a statistiche solo indicative, poiché attualmente è impossibile essere scientificamente precisi, proprio per l'eccezionale successo popolare di tennisti e tenniste, molti esperti ritengono che il tennis sia lo sport più seguito in generale dal pubblico televisivo mondiale. James Van Alen nel 1954 fondò la International Tennis Hall of Fame che attualmente è il più grande museo di tennis nel mondo e ha sede in Newport negli Stati Uniti; in questo museo sono custodite racchette, maglie, cappelli, foto di molti campioni e personalità illustri del tennis che vengono ammessi in qualità di membri: Nicola Pietrangeli è diventato membro nel 1986 seguito nel 2006 da Gianni Clerici, scrittore, giornalista e commentatore televisivo per Sky Italia.

Evoluzione della racchetta 

Questo sport ha subìto comunque una completa rivoluzione con l'utilizzo delle racchette di grafite, inizialmente furono adottate quelle in leghe di metallo, ma davano molte vibrazioni dopo ogni colpo. Rispetto alle racchette di legno, che furono utilizzate fino agli anni ottanta, le nuove, per via della loro straordinaria leggerezza e del piatto corde molto più uniforme, sono risultate essere un discreto vantaggio per i tennisti meno dotati tecnicamente perché le nuove racchette perdonano più facilmente anche impatti con la palla non perfetti e soprattutto quelli dotati di più potenza a causa della leggerezza. Si è quindi passati da uno sport che aveva sempre visto prevalere giocatori di grande tecnica ma non di grande agonismo, con eccezioni di rilievo come Björn Borg, a un altro in cui il servizio diventava un colpo decisivo e in cui il gioco di rete veniva penalizzato a causa della facilità e dell'estrema potenza espressa nei colpi di rimbalzo da fondo. Dalla fine degli anni ottanta il fattore fisico iniziò a contare pesantemente e per questo tra i giocatori più vincenti degli ultimi vent'anni troviamo moltissimi difensori o attaccanti da fondo campo come Ivan Lendl, Mats Wilander, Jim Courier, Andre Agassi con le notevoli eccezioni rappresentate da quei campioni capaci di sommare una straordinaria tecnica a una altrettanto straordinaria potenza come Pete Sampras e l'attuale Roger Federer.
Come si gioca
Si parte con il dritto, cioè il colpo che il giocatore piazza alla sua destra, dopo che la pallina ha rimbalzato. È un colpo classico e a prima vista sembra anche facile: in realtà la pallina che raggiunge il giocatore è solitamente carica di effetto, e quindi è difficile prevedere dove andrà a finire dopo il rimbalzo. Proseguiamo con il rovescio: qui la palla viene colpita alla sinistra del giocatore. Si impugna la racchetta con una mano o con due mani: con una mano è la forma “stilisticamente” più corretta ma il tiro con due mani è – sebbene meno elegante e corretto – quello più utilizzato. Di base il rovescio comporta una lieve rotazione della mano all’indietro, sull’impugnatura della racchetta. La battuta, o servizio, è il terzo colpo base: va effettuata dal giocatore fermo oltre la linea del fondo campo – si commette fallo se si tocca la linea con un piede, e si perde un punto. Ogni giocatore dispone di due battute consecutive: se si sbagliano entrambe, il punto va all’avversario per quello che si chiama “doppio fallo”. Si lancia la palla verso l’alto e si colpisce con la racchetta verso la parte opposta del campo avversario. La palla non deve toccare il nastro prima di atterrare sul campo avversario, pena l’annullamento della stessa. Facendo un punto col servizio, senza che l’avversario tocchi la palla, si ottiene un “ace” – diverso dal “servizio vincente”, dove l’avversario risponde alla battuta mandando la palla in rete o  fuori campo.

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