Bujutsu è la
denominazione giapponese di un insieme di sistemi di
combattimento trasmessi dall'epoca feudale giapponese. Il termine indica collettivamente
le arti marziali disarmate
o più spesso armate che erano competenza specifica della classe militare il cui
esponente tipico fu il bushi o samurai. Una variante più classica di questa
parola, nell'accezione di sistema organico di educazione militare, è bugei. Il Bujutsu antico va quindi distinto dal Budō contemporaneo,
sua rielaborazione fondata su sistemi educativi o pedagogici più moderni
specialmente nella prima metà del XX secolo. Il Bujutsu aveva alcuni tratti caratteristici
rispetto ad altre tradizioni di esercizio militare:
-era organico.
- era organizzato
Storia
Nonostante studi che evidenziano
l'influenza delle arti militari cinesi nel bujutsu giapponese, quest'ultimo si
è sviluppato fondamentalmente entro il clima e le condizioni storiche proprie
del Giappone. Secondo quel che si può ricavare dai documenti storici, la più
antica arte marziale giapponese sarebbe la forma di lotta chiamata sumō. Si tratta tuttavia di qualcosa di
completamente diverso rispetto al sumō che,
dal periodo Edo sino alla contemporaneità, è stato presentato come forma di
spettacolo. Si presume che il sumō antico
fosse una forma di lotta tramite l'uso dei calci. Le diverse scuole di arti
marziali non si formano durante il periodo degli Stati Combattenti, bensì all'inizio dell'era Edo. Si pensa che, al termine di quest'ultima,
il numero delle scuole superasse il centinaio se non il migliaio, ma non esiste
una documentazione sicura. Successivamente alla Restaurazione
Meiji, in epoca di modernizzazione, le arti marziali vengono
rifiutate in quanto retrograde, ma è successivamente alla Seconda guerra mondiale che subiscono un colpo ben più forte.
Molte scuole scompaiono, tra le diverse cause c'è la morte in guerra dei
successori designati delle diverse tradizioni. Le piccole scuole, in cui i
segreti dell'arte vengono trasmessi unicamente di padre in figlio, nella
maggior parte dei casi non allestiscono una palestra, portando avanti la
tradizione unicamente all'interno della famiglia. Per questo è facile che si estinguano,
durante i cambiamenti storici, in assenza di qualcuno che possa far da tramite
con le generazioni successive. Avvengono anche dei casi estremi in cui soltanto
partecipando al funerale del genitore si viene a sapere che nella famiglia
c'era un'arte marziale e un suo erede tra i figli. Le arti marziali
contemporanee, dette budō nascono
e si sviluppano sulla base delle arti marziali storiche successivamente al
periodo Meiji. Le loro diverse forme, che conservano rigidamente gli antichi
stili, giungono così sino alle arti contemporanee, e vengono tuttora trasmesse
in diverse forme. Ci sono inoltre diverse arti marziali di recente formazione,
prive di un passato tradizionale, che aspirano alla definizione di bujutsu. Sullo sfondo stanno
invece le critiche a queste "arti marziali moderne", che
sacrificherebbero lo spirito marziale in favore della sicurezza dei praticanti,
rincorrendo una competizione asservita alle regole, aliena alla loro forma
originaria.

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