La capoeira è un'arte marziale brasiliana creata
principalmente dai discendenti di schiavi africani nati in Brasile con
influenza indigena brasiliana, caratterizzata da elementi espressivi come la musica e l'armonia dei movimenti.
Storia
Il 22
aprile 1500 Pedro Álvares Cabral sbarca in Brasile e dietro di lui la civilizzazione portoghese. I colonizzatori per
risolvere il problema di manodopera schiava cominciano a catturare degli
africani. Gli schiavi venivano sfruttati nelle piantagioni per molte ore al
giorno, ritirandosi poi nelle Sem-Alas.
Con le ingerenze olandesi nelle colonie portoghesi in Brasile gli schiavi
approfittarono degli scontri per darsi alla fuga. Alcuni si organizzarono in
comunità indipendenti, nei villaggi detti quilombos.
Questo periodo fu sicuramente un catalizzatore dello sviluppo della capoeira.
Uno di questi villaggi. I primi documenti che parlano di capoeira risalgono al 1624, si
tratta di diari dei capi di spedizione incaricati di catturare e riportare
indietro gli schiavi neri che tentavano di scappare. Questi documenti fanno
riferimento ad uno strano modo di combattere, "usando calci e testate come
fossero veri animali indomabili". Il mito diffuso è che la capoeira fosse
un modo per gli schiavi di allenarsi a combattere dissimulando, agli occhi dei
carcerieri, la lotta con la danza. Questo può essere vero solo per uno stadio
molto primitivo del suo sviluppo, perché in realtà la pratica della capoeira a
partire dal 1814 venne vietata agli schiavi, assieme ad altre forme di espressione
culturale, principalmente per impedirne l'aggregazione, anche se alcune fonti
dicono che questa forma di arte marziale ha continuato ad esistere e
svilupparsi considerando il fatto che sia sopravvissuta fino ai nostri giorni.
Il 1888 fu l'anno di liberazione dalla schiavitù, ma gli schiavi liberati
non ebbero modo di integrarsi facilmente nel tessuto socio-economico. Specie
nelle grandi città, molti di loro si diedero al crimine per sopravvivere,
facendo spesso ricorso alla capoeira negli scontri con altri delinquenti o con
la polizia.La pratica della capoeira rimase clandestina, spesso violenta e
praticata solo nelle strade da individui malfamati, schedati appunto dalla
polizia come capoeiristas.
Nel 1930 la politica nazionalistica di Getúlio
Vargas, in cerca di uno sport da promuovere come sport nazionale, diede
l'opportunità a Mestre Bimba di riscattare la fama negativa della capoeira
mediante lo stile di "Lotta Regionale di Bahia", da lui ideato. Nel 1932 gli venne permesso di aprire la prima academia nella quale impose anche delle regole
di disciplina per ripulire la cattiva immagine che l'opinione pubblica aveva
della capoeira. Dopo una pubblica esibizione di Mestre Bimba e dei suoi allievi
finalmente lo sport ebbe il suo riscatto, e cominciò la sua lenta ascesa. Nel 1974 la capoeira è stata riconosciuta come sport nazionale brasiliano.
Alla fine del 1979 Mestre Canela lascia il Brasile alla volta dell’Europa assieme a
Mestre Zè-Maria ed altri artisti dell’arte e cultura Brasiliana. Nel 1980 girando per l’Europa non trova gruppi di capoeiristi, e per
mantenere la forma e l’allenamento, si confronta con le realtà delle arti
marziali praticate nelle varie nazioni, partecipa ad incontri di Karate,
Kung-Fu e Full-Contact. Nel 1982 una volta stabilitosi a Viterbo (Italia) come buon auspicio alla
divulgazione della Capoeira in Italia, fonda un gruppo al quale dà lo stesso
nome del suo primo gruppo fondato in Brasile dieci anni prima, nasce a Viterbo
il gruppo di Capoeira Mangangà.
Sport
La capoeira è, nella sua origine,
una lotta di liberazione dissimulata nella danza, in un gioco di arguzia..
L'origine del suo nome è incerta in quanto si crede che derivi dal nome del
capotribù della fazione di schiavi che riuscì a fuggire liberandosi dalla
schiavitù e a formare una comunità che col tempo divenne un villaggio nascosto
nelle foreste amazzoniche che secondo fonti storiche incerte prese poi
anch'esso lo stesso nome, appunto Capoeira. La capoeira è divisa in diversi
stili: la Capoeira primitiva,
la Capoeira Angola, la Capoeira Regional, la Capoeira Estilizada, la Capoeira Contemporanea. Mentre
nel resto del Brasile continuarono a praticare la capoeira che conoscevano, a
Bahia nacquero due stili: negli anni '30 Mestre
Bimba aprì la
sua palestra di capoeira come attività culturale, perciò la sua capoeira fu
denominata "Regional" ed ebbe un ruolo centrale nel processo
di integrazione di questa disciplina nella società brasiliana, accettando nella
sua scuola soltantolavoratori e studenti: tecnicamente, senza snaturare la
capoeira adottò alcune tecniche derivate dal "Batuque" e da
altre arti marziali per restituire alla capoeira la sua valenza di lotta, persa
nel tempo in favore di valori puramente folcloristici, ed introdusse un metodo
di insegnamento sistematico con 8 sequenze. Nella sua scuola si enfatizza la
verticalità e l'oggettività del jogo,
integrando anche l'aspetto musicale con l'introduzione di nuovi toques appositamente creati per ogni
situazione. Era un'epoca di rinnovamento, quindi sulla scia dell'esempio di
Mestre Bimba, che aveva evidenziato questa esigenza di organizzazione nella
capoeira, altri capoeiristas di Bahia, a un'impostazione più
trafizionale, decisero a loro volta di riunirsi fondando lo stile Angola, che
fu organizzato e perfezionato da Mestre
Pastinha. Questo stile conservava la capoeira praticata all'epoca
"pre-Bimba" con i suoi aspetti originali e rituali: i movimenti a
seconda del ritmo eseguito al berimbau possono essere veloci, portando il
capoeirista ad avere una postura ed un gioco più alto, o più lenti e più vicini
al suolo. Il jogo dura più a lungo ed enfatizza il
dialogo fra i due corpi, l'estetica e la ritualità dei movimenti, le strategie
e le tattiche, la malandragem;
venne codificata come disciplina sportiva nel "Centro Esportivo de
Capoeira Angola" di Pastinha. Oggi, in realtà, la mescolanza di stili e
tecniche non permette una classificazione così netta per molti gruppi di
capoeira, tranne che per chi pratica la Capoeira Regional di Mestre Bimba, che
ha sue specifiche e rigorose regole. Elemento comune a qualsiasi stile di
capoeira è la musica. Il ritmo del berimbau
scandisce ogni fase del gioco nella roda. Esistono tipi di gioco diversi a seconda
del ritmo: infatti, attraverso la musica, i suonatori possono modificare il
gioco, comunicare messaggi al pubblico e ai giocatori. Come diceva Mestre
Canjiquinha: "Io sono capoeira, quindi io gioco il ritmo che fa il
berimbau".
Regole
Il berimbau Berra-boi detta la
modalità del gioco e di solito viene assegnato al capoeirista più anziano
presente nella roda. Lo stile, il rituale del gioco dipende dalla conoscenza e
approfondimento del praticante nei "fondamentos". Con il berimbau, tramite un
ritmo specifico, si può formare la roda, iniziare il gioco, far uscire dalla
roda, interrompere il gioco e terminare la roda. Per questa ragione si dice che
il berimbau comanda la roda. Quando la batteria di strumenti al completo sta
suonando il ritmo "Angola" e il solista canta una
"ladainha", poi passa alla "louvaçao" e di seguito al
"corrido" e quando si sente Ie note del vamo s'imbora oppure Ie voltas do mundo, si entra in
roda in coppia a partire dal berimbau e si comincia a giocare. Si esce dalla
roda quando uno dei due giocatori fa capire di non volere continuare a giocare,
o quando il berimbau lo comanda. In questo caso subentrano altri due giocatori . Certi ritmi del berimbau permettono il gioco di compra . Un giocatore stanco può
chiedere all'altro di fare assieme a lui un giro defaticante della roda per
recuperare le energie, ma in realtà spesso si tratta di "imboscate"
in cui si rischia di essere colpiti a sorpresa. Riguardo al contatto dipende
del ritmo suonato al berimbau. Alcuni ritmi non permettono il contatto altri invece lo propongono proprio. Ma quando si tratta di un gioco realizzato
tra amici, mentre fra i giocatori non esistono regole specifiche. Tutto dipende
dal contesto, dall'abilità e dalle intenzioni dei giocatori. Spesso i colpi non
vengono portati al bersaglio: se un giocatore viene sorpreso scoperto, il colpo
viene accennato per dimostrare che lo si sarebbe potuto colpire, se il
giocatore è coperto non si tenta di portare il colpo a segno forzando la sua
difesa. In entrambi i casi quindi non si avrà contatto fisico. Questa non è una
regola. Ci sono scuole in cui, in base alla conoscenza della modalità di gioco
proposta dal ritmo eseguito al berimbau, vengono insegnate tecniche che implicano il contatto fisico, e ci sono contesti in cui
un giocatore scoperto viene effettivamente colpito. È molto importante rendersi
conto, quando si vuole entrare nella roda, del contesto, delle modalità di
gioco, dell'intenzione dell'altro giocatore e delle proprie possibilità di
confrontarsi con lui. Comunque, molto spesso un giocatore molto più abile
dell'altro si accontenta di mostrare la sua superiorità senza colpire
fisicamente, magari ironizzando sull'avversario, facendo acrobazie o
mostrandosi scoperto per poi reagire in modo fulmineo ad un tentativo di
attacco.
vestiti
L'abbigliamento
della capoeira è caratterizzato da dei pantaloni chiamati abadà; la differenza tra Angola
e Regional si può notare anche nel vestiario: infatti nella Capoeira Angola i
colori predominanti sono il bianco, il nero e il giallo, nella Capoeira Regional,
invece, il colore predominante è il bianco, in ricordo degli abiti da festa
della domenica.


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