lunedì 12 marzo 2012

Biathlon


Il biathlon è una specialità dello sci nordico nella quale i partecipanti competono in due discipline, il tiro a segno con la carabina e lo sci di fondo. Tale sport invernale consiste nel percorrere nel minor tempo possibile un percorso prefissato sugli sci da fondo, sostando a un numero variabile di postazioni di tiro; ogni errore con la carabina comporta una penalità. La distanza da percorrere e il numero delle sessioni di tiro variano a seconda delle tipologie di gara, che possono essere tanto individuali quanto a squadre. Storicamente, il biathlon rappresenta l'evoluzione in disciplina sportiva di pratiche militari e venatorie.
Storia

All' inizio

La storia dello sci è plurimillenaria e la caccia sugli sci, o strumenti di movimento simili agli sci, è attestata già da pitture rupestri rinvenute in Norvegia e risalenti al III millennio a.C. I primi documenti scritti di questa prassi provengono dalla Cina e risalgono al periodo della dinastia Han; anche del poeta romano Virgilio esiste una descrizione della caccia sugli sci, che viene datata all'anno 40 a.C. L'illustrazione di un cacciatore dotato di arco e freccia sugli sci è stata trovata sulla pietra datata all'anno 1050 proveniente da Ballingsta, sempre in Norvegia. Le origini del biathlon quale disciplina sportiva invece si trovano nel settore militare: nel 1199 le popolazioni finniche della Scandinavia affrontarono i Vichinghi danesi con l'ausilio degli sci, secondo quanto testimoniato da Saxo Grammaticus nelle Gesta Danorum. Nei secoli successivi soldati e reggimenti interi dotati di sci, considerati veloci e particolarmente flessibili nell'impiego, divennero parte fondamentale degli eserciti scandinavi e russi: nel 1521-1522 il futuro re di Svezia Gustavo I affrontò i danesi guidando truppe equipaggiate con gli sci, secondo quanto lo stesso condottiero aveva prescritto ai suoi generali. Nel 1550 i finlandesi di Juhana Matinpoika sconfissero i russi, dieci volte più numerosi, nella battaglia di Kivennapa anche grazie ai soldati sciatori; allo stesso modo nel 1573 Herman Fleming sottrasse ai russi Inkerinmaa. La prima gara di "biathlon" documentata risale al 1767, quando soldati delle truppe di confine di Svezia e Norvegia si confrontarono in gare durante le quali il soldato doveva effettuare una prova di tiro correndo contemporaneamente sugli sci.

Era sportiva-militare

La prima associazione di biathlon venne fondata nel 1861 in Norvegia: il Club fucile e sci di Trysil. Nelle zone alpine invece, lo sci militare e lo sci in generale inizio il loro sviluppo qualche anno dopo, verso la fine del XIX secolo. I primi campionati nazionali di sci militari sono documentati nell'anno 1895 in Germania, mentre nel 1912 in Norvegia veniva già disputata una gara durante la quale l'atleta doveva percorrere una distanza prefissata e sparare su bersagli. L'organizzazione spettava all'esercito e tutti i partecipanti venivano scelti tra i soldati dei vari corpi. Da queste competizioni nacque nel 1910 la gara di pattuglia militare, considerata la disciplina preparativa del biathlon nella sua forma moderna anche se fu esclusivamente una competizione di squadra. La maggior diffusione di questa disciplina sportiva si ebbe negli anni venti e trenta dello scorso secolo; statistiche relative alla Finlandia attestano che dal 1919 ogni inverno circa duemila persone partecipavano a gare di "biathlon". Durante la Settimana internazionale dello sport di Chamonix-Mont-Blanc 1924, successivamente dichiarata dal Comitato Internazionale Olimpico I Giochi olimpici invernali, la competizione di pattuglia militare fece parte del programma ufficiale di gare, per poi tornare a Sankt Moritz 1928, Garmisch-Partenkirchen 1936 e Sankt Moritz 1948 come disciplina dimostrativa.

Disciplina sportiva

Al termine della Seconda guerra mondiale alla disciplina venne tolto ogni carattere militare e fu aperta anche agli atleti che non facevano parte di corpi organizzati militarmente. In occasione dei V Giochi olimpici invernali di Sankt Moritz 1948, oltre alla gara di pattuglia militare venne disputata una competizione di pentathlon invernale, disciplina nella quale gli atleti dovettero cimentarsi nell'equitazione, nella scherma, nel tiro a segno, nello sci di fondo e nella discesa libera. La disciplina, considerata dimostrativa, fece parte del programma olimpico solo in quell'occasione. Il 3 agosto 1948 a Sandhurst venne fondata l'Union Internationale de Pentathlon Moderne, che presto s'interessò a inserire nella sua organizzazione una sezione dedicata a una disciplina invernale. La decisione presa fu la combinazione tra sci di fondo e tiro a segno. Su proposta del presidente dell'UIPM, il generale svedese Sven Thofelt, venne introdotto la denominazione ufficiale di biathlon. Il Comitato Olimpico Internazionale approvò il biathlon nel 1954 come disciplina sportiva a sé stante. Il regolamento agonistico venne approvato in un congresso conclusosi a Melbourne, in Australia, il 17 novembre 1956; la sezione biathlon venne inserita formalmente nell'UIPM e la denominazione dell'organizzazione internazionale venne modificata in UIPMB. La sezione biathlon rimarrà associata a quest'organizzazione, pur operando separatamente e autonomamente, fino alla fondazione dell' International Biathlon Union decisa nel 1992 e ratificata nel 1993, con il congresso straordinario di Londra  del 2 luglio. La separazione formale delle due organizzazioni avvenne nel 1998. Le gare femminili furono introdotte molto più recentemente: nel 1980, in occasione del congresso internazionale dell'UIPMB svoltosi a Sarajevo, venne approvato il regolamento per competizioni femminili di biathlon. Seguì nel 1981 la prima competizione internazionale femminile, svoltasi in Cecoslovacchia. Nel 1984 si svolse la prima edizione dei Campionati mondiali di biathlon femminili, che fino al 1988 si disputarono separatamente dall'edizione maschile. L'inserimento nel programma olimpico avvenne in occasione dei XVI Giochi olimpici invernali di Albertville 1992.

Diffusione

Il biathlon viene praticato particolarmente nelle nazioni europee tradizionalmente dedite agli sport invernali, nonché in Nordamerica e in Russia; in Scandinavia e in Russia il biathlon è una delle discipline sportive più seguite. Dagli anni novanta del XX secolo, e in particolar modo dall'inizio del XXI, il biathlon è diventato anche uno degli sport invernali più popolari e seguiti in Germania, anche grazie ai numerosi successi internazionali raggiunti dagli atleti tedeschi; tutte le gare di Coppa del Mondo vengono trasmesse in diretta dalle televisioni tedesche e il pubblico presente alle tappe di Coppa aumenta di anno in anno. Il biathlon vanta una certa tradizione anche in Francia e in Italia; qui è seguito in particolar modo in Trentino-Alto Adige e in Val d'Aosta, da dove proviene la maggior parte degli atleti praticanti questo sport negli ultimi decenni. In Austria e in Svizzera, invece, lo sport è a tutt'oggi poco diffuso, rimanendo all'ombra del più amato e seguito sci alpino e nonostante il fatto che entrambe le nazioni abbiano atleti di valore, capaci di conquistare medaglie iridate. Ha ulteriormente inciso negativamente sulla popolarità di questa disciplina in Austria la profonda crisi di credibilità di alcuni atleti austriaci emersa in seguito alla perquisizione compiuta dai Carabinieri durante i XX Giochi olimpici invernali di Torino 2006, che aveva rinvenuto nei loro alloggi vario materiale dopante. Ulteriore apertura continentale è riuscita tramite il coinvolgimento dell' Asia; la nazione emergente degli ultimi anni è stata la Cina, in modo particolare nelle gare femminili.

Nessun commento:

Posta un commento