La pallanuoto o palla
a nuoto è uno sport di squadra acquatico nato nel XIX secolo in Inghilterra e in Scozia, le cui regole furono codificate per la
prima volta nel 1887 da William Wilson.
Una partita di pallanuoto vede affrontarsi due squadre, ognuna rappresentata in
campo da sette giocatori, chiamati pallanuotisti, che possono essere sostituiti
nell'arco della partita per un numero illimitato di volte, tranne nel caso
commettano tre falli gravi, nel qual caso, viene decretata una espulsione
definitiva con relativo obbligo di sostituzione. Nuotando in uno specchio d'acqua gli
atleti devono scagliare con le mani un pallone il maggior numero di volte possibile
nella porta avversaria. Ogni volta che ciò avviene si effettua un punto. Al
termine dei quattro tempi di gioco la squadra con il maggior numero di punti è
proclamata vincitrice. Inserita nel programma olimpico fin dal 1900, la pallanuoto è diventata nel tempo uno
degli sport più
popolari di tale competizione.Nonostante la
grande popolarità che conquistò agli inizi del ventesimo secolo, resta una
disciplina diffusa principalmente in Europa, Stati Uniti e Australia, e praticata solo in pochi paesi del
mondo.
Storia
La storia della pallanuoto trova
le sue origini in Inghilterra e in Scozia, alla fine del XIX secolo, dove si
diffuse con il nome di acquatic
hand-ball e successivamente
diwater-polo. Originariamente la pallanuoto fu una
competizione esclusivamente maschile, ed era una dimostrazione di forza bruta e
abilità. Le prime partite si giocarono fra i
galeotti che venivano portati a lavarsi nel mare e nei fiumi, e successivamente
si estese a mostre, festival e fiere delle contee. Alcuni
testi riportano che una prima forma di pallanuoto si sviluppò ad Aberdeen, Scozia, dove il Bon Accord Club of Aberdeen,
una locale associazione di sport acquatici, organizzò nel 1873 delle
partite di uno sport simile al rugby nelle
acque del fiume Dee. Il nuovo sport riscosse un successo
tale che la London Swimming Association nel 1870 affidò
a una commissione il compito di elaborare un apposito regolamento. Quattro anni più tardi, nel 1874, si disputò a Londra la prima partita di
pallanuoto. Nel 1887 William Wilson,
istruttore e allenatore di nuoto scozzese, apportò una modifica fondamentale
allo sport, prendendo ispirazione dal calcio. Fino ad allora la palla doveva
essere posizionata con le mani in un punto prestabilito. Wilson mise in acqua
delle porte simili a quelle usate nel gioco del calcio, permettendo così ai
giocatori di poter lanciare la palla in porta. Wilson, oltre all'inserimento delle
porte, stilò una serie di nuove regole per il neonato sport, che egli stesso
ribattezzò con il nome di aquatic
football. Nel 1888 si
disputò il primo campionato ufficiale, quello inglese. Due anni più tardi, nel 1890, a Kensington ebbe luogo il primo incontro tra due
rappresentative nazionali tra inglesi e scozzesi, vinto 4-0 a favore dei primi. Tra il 1890 e
il 1900 il
gioco della pallanuoto si diffuse in tutta Europa; furono organizzati tornei in Germania, Austria, Francia, Belgio, Ungheria e Italia, che seguivano le regole elaborate in Inghilterra. Nel 1900 la
pallanuoto maschile fece la sua prima comparsa ai Giochi Olimpici, nella seconda Olimpiade tenuta a Parigi. A rappresentare le nazione in detta
manifestazione non erano presenti singole selezioni nazionali, bensì squadre di
club. Il torneo, al quale partecipavano quattro club francesi tra gli otto
totali, si disputò con un formato ad eliminazione diretta. A vincere furono gli
inglesi dell'Osborne Swimming Club, che batterono in finale i belgi del
Brussels Swimming and Water Polo Club per sette a due. Con la sua
partecipazione alla seconda Olimpiade la pallanuoto confermò il suo successo,
annoverandosi tra i primi sport di squadra nel programma Olimpico. Nel 1929 venne
costituita una commissione, formata da quattro rappresentanti della pallanuoto
britannica e da alcuni loro pari della Federazione Internazionale di Nuoto. La commissione elaborò nuove regole
per le partite internazionali, che vennero attuate solo nel 1930. Da allora la FINA è l'organismo
internazionale che disciplina la pallanuoto. Con il
passare del tempo il gioco della pallanuoto divenne sempre più tecnico. Nel 1928 l'allenatore
Béla Komjádi inventò il passaggio sulla mano; fino ad allora, infatti, la palla
veniva sempre passata solamente sull'acqua, con un conseguente notevole
rallentamento del gioco — con il passaggio sulla mano lo stesso acquisì invece
un discreto dinamismo. Nel 1949 venne
modificato il regolamento per giocare senza troppe interruzioni; la modifica
apportata stabiliva che il gioco non si doveva fermare quando l'arbitro
fischiava un fallo semplice. Negli anni settanta l'espulsione definitiva fu sostituita
con l'espulsione temporanea durante la quale, per un minuto, la squadra che la
subiva giocava con un uomo in meno. Fu inoltre imposto un limite di durata per
ogni azione di quarantacinque secondi. Nel 1994 fu
inserito nel regolamento il rigore dai quattro metri, modificato poi a cinque
metri nel 2005.


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