mercoledì 15 febbraio 2012

Deltaplano


Un deltaplano, ma più esattamente Ala Rogallo oggi è un mezzo progettato per il volo libero e consente, appunto, un'attività che sta tra lo sport e l'hobby. Il deltaplano è l'unico velivolo che, generalmente, è guidato attraverso il solo spostamento di peso del pilota, con pochissime eccezioni rappresentate da deltaplani a comandi aerodinamici. Per i bassi costi di acquisto, di utilizzo e di manutenzione, il deltaplano è stato lo strumento che ha aperto la strada del volo a molti appassionati. Dopo la comparsa del parapendio, il numero di deltaplanisti amatoriali si è ridotto, mentre si è andata sviluppando l'attività agonistica, favorita dalle maggiori prestazioni del deltaplano stesso.
Storia
Il primo uomo a librarsi nell'aria con un antenato del deltaplano fu Otto Lilienthal nella seconda metà del 1800; egli riuscì a perfezionare i suoi aquiloni in oltre 2000 lanci dalle colline o dai tetti delle case. Bisogna poi attendere fino al 1951, quando Francis Melvin Rogallo, ingengere aeronautico californiano, brevettò una 'ala volante' che venne attentamente valutata dalla NASA perché univa le caratteristiche di leggerezza del paracadute a quelle di manovrabilità, tipiche degli altri velivoli. Essa, tuttavia, non venne mai fatta volare al di fuori dell'ambito governativo. Negli anni '60, Moyes , costruì i primi esemplari di ala Rogallo che trascinava sull'acqua, agganciati ad un motoscafo, riuscendo a sollevare lo sciatore che vi era appeso. Nel 1970 comparvero i primi deltaplani 'acquistabili', ma gli incidenti, spesso mortali, evidenziarono alcuni carenze strutturali di estrema importanza: primo fra tutti il fatto che, venendo guidato con lo spostamento del proprio peso, un deltaplano in caduta verticale non poteva più venir governato. Seguì un decennio di evoluzione strutturale e di relativa 'esplosione' del fenomeno. Poi, verso la metà degli anni '80, arrivò il Parapendio, che offrì a tutti la possibilità di volare in modo più semplice, ed il volo con il deltaplano è divenuto un'attività prevalentemente agonistica, mentre il numero di deltaplanisti 'amatoriali' si è decisamente ridotto.

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